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L'Artista dietro al Gioco

L’artista dietro al gioco: Emanuele Galletto

Mi trovo al secondo giorno di Modena Play ed in qualche modo sono riuscito ad isolare Emanuele dalla calca che circonda lo stand di GG Studio – e sono solo le 10 di mattina. Questa intervista è una di quelle che ho programmato prima della fiera: parlo spesso, sui social o su Telegram, con Emanuele e sono piuttosto curioso ci conoscere come i suoi giochi arrivano alla nascita. Lui è stato tremendamente stupido: ha accettato ed adesso gli chiederò qualsiasi cosa che mi passerà per la testa – perché, ovviamente, prepararsi le domande sarebbe troppo intelligente.

 

“..ma mi fai delle domande, vero?

 

Edoardo: “Certo! Ciao Emanuele, e benvenuto su Storie di Ruolo! Per i nostri lettori che ancora non ti conoscono: chi è Emanuele Galletto?”

Emanuele Galletto: “Ciao, sono Emanuele! sono l’autore di Fleshscape, edito da GGstudio ed attualmente (a Modena Play, nde) in demo allo stand. Come game designer ho realizzato e realizzo vari giochi che solitamente illustro anche”

Edoardo: “Ecco, la parte dell’illustrazione, e come questa contamina il design dei tuoi giochi, mi interessa tantissimo! Partiamo dagli artwork: tu di che giochi ti sei occupato come illustratore?”

Emanuele: “Molto tempo fa, appena finito il liceo, ho lavorato per un gioco “non a scopo di lucro” sulla fantascienza, Faith Empire : quello è stato il mio primissimo lavoro come illustratore di giochi. Poi mi sono spostato a Bologna per l’accademia con l’idea di fare fumetto ed illustrazione, tant’ è che in realtà le illustrazioni base di Fleshscape sono state il mio progetto di diploma.
In realtà è stata un po’ una furbata, perché io mi diverto tantissimo a disegnare creature e personaggi, ma molto molto meno a disegnare edifici, piante e simili: quindi l’ambientazione era in realtà un pretesto per disegnare un progetto di 60 pagine di qualcosa che mi piacesse disegnare.”

Edoardo: “Quindi in Fleshscape è nata prima l’arte, e poi il gioco?”

Emanuele: “Assolutamente sì! Anche perché poi, come tesi, sono finito a fare un progetto di fantascienza e di spaceopera e tutte le bozze di fleshscape sono state messe da parte. Poi circa un anno e mezzo fa stavo lavorando ad un concept di un gioco preistorico, con elementi di sfruttamento e raccoglimento risorse alla Monster Hunter (dove si creano oggetti a partire dai materiali ottenuti dai mostri uccisi, nde) e.. niente, non avevo il budget per ingaggiare un’altro illustratore! Mi sono ricapitati in mano i bozzetti degli artwork del vecchio progetto e ho trovato che si prestasse molto bene a questo tipo di gioco. Sono stato fortunato!”

L'arte di Fleshscape

Edoardo: “Ci sono altri progetti in cui sei partito dall’artwork per arrivare al gioco?”

Emanuele: “Non di pubblicati! Però sto lavorando ad un gioco, una hack di blades in the dark, Grave of the Gods, dove le regole sono in realtà la parte meno consolidata. So che alla fine sarà una hack di Blades perché alcune caratteristiche del gioco si prestano veramente bene, ma la maggiorparte del lavoro che ho fatto fino ad ora sono concept di scenari che potrebbero verificarsi nel teatro principale del gioco, una città sotterranea e sepolta.

Edoardo: “Quando crei dall’artwork al gioco, attingi mai dal lavoro di altri artisti?”

Emanuele: Faccio largo uso di pinterest per crearmi bacheche di ispirazione per ogni progetto. Raccolgo su Google centinaia di immagini di ispirazione, anche se non sto lavorando con un team e quindi senza una particolare necessità di condividere ciò che sto facendo. Però sono solito lavorare su svariati progetti, e preferisco salvare e mettere da parte stili ed immagini di ispirazione. Molti poi non c’entrano nulla con il lavoro finale, eccetto che per un particolare, o un tipo di linea o di tratto.

Edoardo: “Ti sei ispirato a qualche artista particolare per l’arte di Fleshscape?”

Emanuele: “L’estetica carnosa si basa molto sul cinema gore e body horror. Quindi Cronenberg, oppure film come La Cosa hanno sicuramente avuto un ruolo. Il colore, compatto ma acceso, arriva sicuramente da Moebius – quel che di linea chiara francese. Anche Berserk, nello specifico il mondo delle Eclissi, ha avuto una certa influenza anche se poi il tratto di Fleshscape è molto meno ricco. Per il design bizzarro delle creature, sicuramente le concept art di videogiochi di ruolo come Dark Souls, oppure Bloodborne.”

Edoardo: “Ma io so, perché parliamo, che tu hai anche la tendenza di partire dal layout di impaginazione per arrivare al gioco. Come mai?”

Emanuele: “E’ vero, ho purtroppo la tendenza a conformare e deformare le regole in base al formato in cui sto lavorando. In realtà, quando metto giù un prodotto, la prima cosa che faccio è decidere in che formato lo voglio rilasciare e costruire una griglia di elementi grafici all’interno dei quali voglio muovermi e spaziare. Molte volte taglio, accorcio o allungo a seconda dello spazio che devo riempire.”

 

“..la scheda del personaggio per me è la parte fondamentale del gioco”

 

Edoardo: “E questo come influenza il design dei tuoi giochi?”

Emanuele: “Di solito finisco per cercare la brevità. Mi ritrovo a cercare di ridurre al minimo. Non è sempre possibile in certi giochi, soprattutto quelli che rilascio come volume dove mi sento più libero di usare parole in più. Per i minigiochi però seguo questa regola. Mi diverte anche un sacco lavorare su formati inconsueti e sulle schede del personaggio. La scheda del personaggio per me è la parte fondamentale del gioco, è sempre visibile al tavolo e deve essere comunicativa del genere e dell’atmosfera che il gioco vuole ricreare e che contenga tutte le informazioni necessarie al gioco. Odio quelle schede che sono solo un insieme di appunti alla rinfusa per il giocatore senza nessun riassunto sulle direttive da seguire per giocare.”

Edoardo: “Perfetto! In ultimo, dove possono trovarti i nostri lettori nel caso volessero scoprire di più sui tuoi lavori?”

Emanuele: Ho un Patreon dove potete trovare praticamente tutti i giochi che pubblico e dove potete tenervi aggiornarti su quello a cui sto lavorando. Potete trovare anche i miei giochi su DrivethruRpg. In ultimo, potete trovare i miei artwork e lavori grafici su Artstation. Se invece volete discutere e fare domande sui miei lavori, vi invito al Gruppo Facebook che ho creato appositamente!

Alla Prossima
Edoardo

Di Edoardo Cremaschi

Edoardo è un unicorno che si crede un informatico. Quando non è impegnato a capire cosa un informatico esattamente faccia, divide il suo tempo tra serie Tv, Giochi di Ruolo e Game Design. Edoardo sa essere entusiasta al limite della pedanteria per le cose che trova belle: ottima cosa per un blogger, ottima scusa  per non ascoltarlo quando parla di persona.

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