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Giochi da Tavolo di Storytelling In Gioco

7h Continent Playthrough, Parte II

Come promesso, eccoci ritrovati alla seconda parte di questo viaggio fotografico fianco a fianco del nostro Marco, alle prese con la seconda maledizione disponibile nel gioco. Se non avete letto la prima parte, fatelo subito prima di cominciare!

 

LEGGI LA PRIMA PARTE

 

Altrimenti, non mi resta che augurarvi una buona lettura (o è più corretto dire visione?) di questa seconda parte!

Edoardo

 

DA QUI IN AVANTI IL POST CONTIENE SPOILER

 

 

Buonasera, esploratori e ben ritrovati. Ci eravamo lasciati la scorsa settimana in queste condizioni, con Lachapellière pronto per andare verso Sud.

7th Continent si riparte da qui

Facciamolo, rivelando la carta esplorazione che “copre” il territorio 004 (su come farlo e altre regole del gioco, vi rimando all’articolo precedente).

Il retro della carta esplorazione rivela una carta bonus (manina verde). Come indicato dal mio borsello posso averne in mano fino a 4 contemporaneamente, in aggiunta alle 5 carte azione (caratterizzate dalla manina blu). Ogni tanto una buona notizia, ma non abituatevi: non accadrà spesso!

E’ l’ora di lasciare la carta 010. Come tutto il resto in The 7th Continent, anche muoversi è un’azione: come indicato in basso a sinistra, in questo caso è gratuita (rivela 0 o più carte per ottenere 0 stelle) e ha come conseguenza positiva (in bianco) il potersi muovere in qualunque terreno rivelato, non importa a che distanza. Ci saranno comunque dei limiti che vedremo tra poco. Vedete il simbolo in basso a destra? Significa che quel terreno fornisce la risorsa “pietra”. Servirà per costruire gli oggetti e anche quello ci servirà molto presto.

Attivata l’azione “movimento”, mi sposto sulla carta 009 in in cui intravedo un gabbiano morto a terra, in corrispondenza dello spot azione “lente” (altra azione gratuita). Svolgo l’azione e pesco la carta 013.

È una carta temporanea che mi fornisce un punto esperienza (carta 003). La “keyword” si riferisce alla piccola parola in grigio sul fondo di una carta, ad esempio “serenity” sulla carta bonus che ho pescato sopra. Non ho carte con la keyword “skill” da scartare per ottenere altri punti esperienza: la carta subisce quindi un “banish” per evitare che possa essere usata più volte.

Passo quindi a guardare gli scogli, rivelando una carta come indicato dal costo.

La carta rivelata dal mazzo è “Conoscenza è potere”. La prendo in mano: la sua azione è vincolata (lucchetto), e ciò significa che non posso pescare più carte di quanto indicato (una) per aumentare le mie probabilità di successo. Per lo meno le conseguenze negative non sono pesanti.

Svolgo quindi le conseguenze dell’azione pescando la carta 034, che è uno “zoom” e che mi ordina a sua volta di pescarne un’altra non appena rivelata : la carta 029 è una carta “botanica”, che mi permetterà di avere un piccolo bonus quando sarà visibile sul terreno un certo tipo di vegetazione, in questo caso l’alga rossa. Devo aguzzare la vista!

Passo a esplorare a sud, trovando un gabbiano panciuto e due opzioni, entrambe al solito da eseguirsi da un terreno adiacente: posso scartare la carta a costo zero (scelta in basso) o tentar di dar la caccia al gabbiano con un’azione vincolata. Ottenere due stelle con una sola carta è quasi impossibile però, ma ho in mano qualcosa che può aiutarmi. Da notare che non essendo una carta temporanea e non essendo l’azione evidenziata in rosso non sono costretto a eseguirla subito.

Decido allora di esplorare a ovest e… cavolo! Stavolta mi è andata male, si tratta di una carta temporanea e l’azione è in rosso, ciò significa che devo eseguirla SUBITO. Devo ottenere almeno 2 stelle, ma posso scegliere io quante carte rivelare visto che il minimo è 0 e non è presente il lucchetto.

Scelgo di rivelare due carte, lo faccio e… fallisco, perché come ho detto nella precedente puntata le mezze stelle si sommano tra loro solo se sono complementari, altrimenti non valgono nulla. Potrei scartare la carta Status “relaxed” (che mi darebbe una stella in più), ma preferisco tenerla per più avanti. Anche se fallisco, posso comunque scegliere una carta tra le rivelate da tenere in mano secondo le normali regole, e prendo “learn by doing”.

Applico quindi le conseguenze in nero sulla carta temporanea e pesco una carta 101: è uno status, “stanco”. Come indicato sotto la manina rossa devo subito scartare tante carte dal mazzo azioni quanto è il numero di manine rosse che ho in mano – solo una (la carta personaggio), perché il nuovo status non ne fa ancora parte. Dopodiché lo aggiungo alla mano, peggiorando le conseguenze se pescherò un altro status. Per fortuna la carta “stanco” ha un’azione con la quale potrei liberarmene (“riposo), ma servono due stelle per superarla.

In ogni caso prima devo concludere l’azione, scartando la carta temporanea nella pila “passato” e sostituendola con la 015. È una carta di transizione: queste carte malefiche sono permanenti e impediscono di muoversi con un’azione movimento attraverso di loro, di fatto limitando il campo dell’azione “movimento” alle quattro carte che compongono l’isoletta.

È ora di occuparsi del gabbiano ciccione. Per costruire la blowpipe che ho in mano dalla puntata precedente servono due carte (e zero stelle), come indicato dall’azione “chiave inglese” (crafting) che però scendono a 0 se del bambù è disponibile nel terreno in cui ci si trova. Purtroppo sulla carta 009 c’è solo roccia (ricordate il discorso sull’icona in basso a destra?), tuttavia scartando la carta “learn by doing” posso ridurre il costo a 0 e costruire la blowpipe gratis.

Intanto ne approfitto per spiegare in maggior dettaglio il flusso delle azioni. Quando se ne vuole svolgere una per prima cosa scatta la fase “Item”, in cui si sceglie quanti e quali oggetti usare per aiutarsi. Si riduce il dado di 1 e lo si mette sulla carta per ricordarselo: in questo caso uso la blowpipe, che fornisce due stelle in automatico quando si esegue l’azione “caccia”. L’icona marrone che non permette di eseguire l’azione di per sé ma corrisponde a un semplice bonus quando la si fa.

Poi parto con l’azione vera e propria. Fase “Cost”: pesco una carta come indicato – essendo un’azione vincolata non posso pescarne di più, ma potrei usare altre carte dalla mano come “learn by doing” per abbassare il costo anche in presenza del lucchetto. In questo caso mi converrebbe, perché ho già due stelle garantite dalla blowpipe, ma non ho modo di farlo.

Completo la fase “costo” rivelando una carta dal mazzo: è la carta “remember” e mi fornisce una stella. E’ ora la fase “Results”, ossia il momento di scegliere se aggiungere i bonus dati dagli oggetti attivati oppure no, e se sì quali. Ovviamente lo faccio, anche perché in questo caso non ho nulla da perdere (ormai il dado dell’item è già stato ridotto): grazie alle due stelle in più della blowpipe l’azione è un successo. Aggiungo la carta “remember” alla mano: non importa se sto tenendo più di 5 carte blu, per il momento.

Come conseguenza dell’azione “caccia” prendo una carta 001 e la carta esplorazione subisce un “banish”. La carta 001 è anch’essa un oggetto, che diventa il terzo nel mio inventario. Non ha un bonus ma una vera e propria azione, da eseguire riducendo di uno il dado della pila a cui appartiene e applicando le conseguenze. Finisco l’azione “caccia” verificando il limite di mano: sono nel limite, tutto ok; altrimenti avrei dovuto scartare fino a raggiungerlo.

La carta 006 che metto a sud è particolare. Notate qualcosa?

C’è un numero nascosto!

Avendolo notato, posso pescare la carta 014 trovando in basso a destra il rimando da cui proviene: LA CARTA DA SOSTITUIRE E’ effettivamente sulla carta 006, per cui è giusto (è un accorgimento utile per evitare di guardare carte per errore quando si fanno mosse di questo tipo). Nota: posso pescare carte in questo modo anche se non sono sul territorio in cui si trova il numero nascosto.

La carta 014 si va a sostituire alla 006, che viene scartata, e aggiunge un nuovo spazio azione. E’ il momento di muoversi (costo: una carta, perché il costo è sempre quello della carta di partenza, in questo caso la 009).

Pagando il costo rivelo una delle carte più utili: il bastone da passeggio! Purtroppo non esiste legna su questo isolotto per avere lo sconto. Prima comunque devo completare l’azione che sto eseguendo, e decido di spostarmi sulla carta in basso a destra. Poi decido subito di costruirlo…

.. rivelando due carte, di cui una “curse”. Non importa, non mi servivano stelle. Prendo in mano l’acciarino.

Il mio inventario ora è al completo. Tutte le carte hanno keyword (le paroline in basso) diverse e non mi sarebbe convenuto comunque combinarle tra loro, vedremo perché. In ogni caso una volta posizionata una carta non può più essere mossa, salvo che degli eventi speciali mi permettano di scartarla.

 

Intanto credo sia giunto il momento di rivelarvi a cosa servono le carte “curse”. Oltre a non avere stelle, e quindi rendere più difficile svolgere le azioni, possono innescare il fine partita in questo modo: quando il mazzo azione si esaurisce, per superare le prove il giocatore deve rivelare le carte dal mazzo degli scarti dopo averlo rimescolato, come faceva normalmente dal mazzo azioni. Tuttavia se anche solo UNA carta rivelata ha il simbolo teschio, la partita è immediatamente persa. Se nessuna carta ha un teschio, se ne trattiene una come al solito e si rimescola le restanti nel mazzo degli scarti. Inutile dire che non voglio trovarmi in quella situazione…

Torniamo a noi. Eravamo rimasti sulla carta 004. Qui eseguo l’azione al centro della carta, perché ricordo dalla precedente partita di avervi trovato un rifugio. Tuttavia… ci sono due carte 035 verdi nei divisori! Il che significa che risolvendo le conseguenze devo pescarne una a caso. Sarà la stessa dell’altra volta?

NO. Un maledetto sciame di insetti mi avvolge uscendo dalla caverna, aumentando il costo delle azioni “costruisci” e “muovi” finché mi troverò su quel terreno! Come se non bastasse il costo dell’azione per scartare la carta è altissimo e non ho oggetti che mi possano aiutare con l’azione “maschera”, ma c’è di buono che la carta non è temporanea per cui ho tempo per reagire.

Calma e sangue freddo. Cerchiamo di ragionare. Mi libero la mano eseguendo l’azione sulla carta “knowledge is power” che ho pescato tempo fa.

Fortuna: oltre a essere un successo ottengo un’ottima carta, più 1 punto esperienza come da conseguenze dell’azione, che sempre come da conseguenze viene scartata.

Ora eseguo l’azione “remember” e recupero dagli scarti la carta “learn by doing”. Ho bisogno di un bello sconto da usare nella fase “Cost” e grazie a “learn by doing” l’azione “maschera” della carta precedente costerà solo una carta (4-3), necessitando di una stella. Ce la farò!

… oppure no. La corda è molto buona (e la prendo in mano) ma ha solo mezza stella. Urge scegliere cosa fare tra scartare “relaxed” (una stella) o “valiant hearts shall not fail” (due stelle, ma subisco uno status). Scelgo la seconda, sperando di pescare una carta 101 senza il simbolo che indica di dover scartare carte (esistono anche status che non lo possiedono).

Mi va male e anche la nuova carta ha il simbolo sotto la manina rossa. Stavolta devo scartare dal mazzo due carte (una per il personaggio e una per la precedente carta status). Tuttavia la nuova carta “stanco” sostituisce la precedente, visto che si può avere massimo uno status dello stesso tipo a tempo. Non che cambi molto, sono identiche; per cui rimetto quella appena pescata nel divisore.

La carta 035 con gli insetti è stata scartata come da istruzioni. Ora è nel “past”e non può essere pescata nella sessione in corso, a meno che non vi siano più carte 035 disponibili: in tal caso quelle nel past tornerebbero nei divisori. Per fortuna so che ce n’è un’altra: la caverna, che rivelo con un’altra azione gratuita (tematicamente significa che le bestie balorde si sono allontanate e per un po’ non torneranno a disturbarmi). La nuova carta 035 è anch’essa uno “zoom” e mi fornirà bonus se riposerò o mi curerò su questo terreno, oltre a darmi la possibilità di recuperare una carta “Stamina” dagli scarti.

Vorrei riposarmi, attivando l’azione della carta “stanco”, ma prima voglio preparami a dovere. Vedete le alghe rosse sul terreno? Ciò significa che oltre alla risorsa pietra ho anche accesso alla risorsa liana. Per ora userò la pietra (nota: le risorse non si esauriscono mai).

Costruisco l’acciarino gratis grazie allo sconto dato dalla pietra, e lo aggiungo alla lifejacket non avendo più slot disponibili nell’inventario. Se la nuova carta avesse avuto una keyword in comune con quella in cima alla pila avrei potuto aumentare il valore del dado di quanto indicato su quello della nuova carta, fino a un massimo di 6. Tuttavia non è il nostro caso. Ciò significa in concreto che l’uso dell’oggetto ridurrà ancora di più la durata della pila: vediamo subito perché. Svolgo l’azione sull’acciarino riducendo il valore del dado a 2: potrei usare a questo punto tutti i bonus della pila, ossia anche quelli della lifejacket, ma non mi servono. Poi pesco una carta, ottengo una stella (stavolta non ho fotografato quale) e metto la miniatura del fuoco sulla carta terreno. Ora il terreno ha la risorsa “fuoco”. Poi seguendo le istruzioni dell’azione scarto “this”, ossia l’acciarino. Se avessi dovuto scartare l’intera pila ci sarebbe stato scritto “this item”. “This” e “this card” si riferiscono invece alle carte singole: è l’unico modo per rimuoverle liberando posto nelle pile. Ma a che scopo?

Per lasciar spazio agli oggetti combinabili. Usando la risorsa liana costruisco gratis la corda, che combino con la lifejacket: in questo caso hanno la keyword “skill” in comune, ciò significa che posso aggiungere 4 al 2 del dado e portare la durabilità dell’item a 6. Ecco perché prima ho creato l’acciarino: così facendo non ho “sprecato” un punto durabilità dell’item, che sarebbe andato a 7 (impossibile) se avessi costruito subito la corda. Notate la bandiera blu e il +10 accanto: servirà quando troverò quel simbolo nel gioco.

Concludo l’esplorazione di questo terreno svolgendo l’azione sulla carta “stanco” e rimettendola nei divisori. Poi rivelo la carta 008 dalla scogliera (d’ora in poi non mostrerò più tutti i passaggi delle azioni). E’ uno zoom con un’azione “scale”: significa che se fossimo in gruppo tutti i giocatori dovrebbero svolgerla insieme obbligatoriamente nel caso volessero effettuarla. La bandiera blu nelle conseguenze significa che se avessi una carta item o libro con quel simbolo potrei aggiungere il numero indicato a 023 e andare a un altro paragrafo – ops, pescare un’altra carta. La corda purtroppo non mi serve in questo caso perché ha un simbolo diverso.

Lascio quindi perdere e prima di muovermi mangio la carne del gabbiano: riduco il suo dado di 1 (diventa zero) e lo rimuovo, poi eseguo l’azione, recuperando come da conseguenze 6 carte dagli scarti invece di 3, visto che ho la risorsa “fuoco”. La carta “ritorna”, ossia viene rimessa nei divisori: se avesse fatto parte di un item composto da più carte tutte le altre avrebbero dovuto essere scartate, perché il loro dado è sceso a zero.

Mi muovo a ovest sulla carta 006, risparmiando il costo di movimento di 2 carte usando il bastone. Cerco nello spot che prima era nascosto: pesco una carta 016 verde trovando un gingillo “libro”, da aggiungere sotto il borsello senza limiti, come tutte le carte di quel tipo.

Svolgendo l’azione una seconda volta pesco un’altra carta 016, questa volta dorata (vi ricordo che le carte dorate possono essere pescate solo quando non ci sono più verdi con quel numero disponibili): scopro un punto perfetto per appostarsi, che mi darà un bonus per l’azione “caccia” se la eseguirò su quel terreno. Ciò significa, come indicato anche dalle orme sulla carta, che nelle vicinanze ci sono animali selvatici. Notate il cespuglio a destra? Nella mia partita precedente avevo recuperato una carta che mi dava un ulteriore bonus alla caccia in sua presenza, ma questa volta niente da fare.

Rivelo la carta 012 ed ecco uno luogo di caccia.

Diamoci dentro: costruisco il war paint che ho in mano (non ho la risorsa foglia, quindi mi costa una carta) che metto dove prima c’era la carne, tornando a quattro slot occupati. Poi uso sia la nuova carta che la blowpipe. La seconda sapete già come funziona: la prima mi darà una stella per ogni “sette” che comparirà sulle carte che andrò a rivelare.

Pesco due carte come da azione vincolata. Ottengo una stella, +2 per la blowpipe e +1 per il war paint, perché c’è un 7. Non ci fossero stati 7 sulle carte rivelate, il war paint non sarebbe servito a nulla! Il totale è quindi 4 stelle.

Come da istruzioni pesco due carte 030 e scelgo la migliore, scartandola e facendo “tornare” l’altra nel divisore. Ovviamente scelgo la seconda.

Il cibo è un item e come tale va subito aggiunto al’inventario o scartato. Ho i quattro slot già iniziati, per cui devo aggiungere le carte a qualcosa di esistente: scelgo la pila della lifejacket, che raggiunge così il suo limite massimo di 4 carte. Il dado non aumenta, sia perché non ci sono keyword in comune con la prima carta della pila, sia perché non può andare sopra a 6.

Seguendo le istruzioni, la carta 012 subisce l’effetto “green to gold”. Significa che la versione verde della carta subisce un BANISH e viene sostituita dalla dorata, anche se vi sono altre carte verdi con quel numero disponibili.

Bella roba. Ho sterminato la fauna dell’isolotto e non troverò più cibo qui (decido di non eseguire l’opzione indicata). Quel che è peggio è che non esiste un’altra carte 012 verde, per cui anche “andare a dormire” salvando la partita non mi permetterebbe di far arrivare nuovi animali e cacciare ancora (in altri spot di caccia invece potrebbe succedere) Devo andarmene al più presto. Quel che è peggio è che non esiste un’altra carte 012 verde.

E qui finisce anche la seconda parte di questa avventura in solitario. Siete curiosi di come andrà a finire?
Ci vediamo tra 7gg per la terza ed ultima parte 😉

A presto
Marco ed Edoardo

Di Eugenio Memoni

Un unicorno rosa, può esistere creatura più intrinsecamente malvagia?
Eugenio Memoni ricopre il seggio virtuale di Caporedattore del blog ed è un memento per tutta la redazione a ricordarsi a chi dobbiamo rendere conto - le nostre passioni e la forma che diamo loro, nulla di più!

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