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Intervista a Nicola Urbinati per Dreamlord Press: Masters of Umdaar

Con Play-Modena 2018 ormai prossimo, noi di Storie di Ruolo abbiamo deciso di analizzare e “scoprire” con voi alcune tra le uscite più interessanti di quest’anno. Questa volta vi proponiamo un’intervista con Dreamlord Press (nella persona di Nicola Urbinati). Tra le domande troverete maggiori dettagli, ma possiamo già comunicarvi in anteprima che tra le uscite dell’editore per Play c’è Masters of Umdaar, un Mondo d’Avventure per Fate!

Storie di Ruolo:  Ciao Nicola! Grazie per l’intervista e soprattutto dell’anteprima riguardo alle vostre uscite per Play-Modena 2018. Partiamo dalle cose semplici: cos’è Masters of Umdaar?

Nicola Urbinati: Ciao! Grazie a voi per l’opportunità, e un saluto a tutti i lettori! Veniamo subito al sodo. Masters of Umdaar è un Mondo d’Avventure per Fate, una serie di ambientazioni leggere, originali e varie per Fate. È il secondo che portiamo in Italia dopo Eagle Eyes (uscito per Play-Modena 2017, ndr). Parla di un mondo pieno di personaggi strani, guerrieri selvaggi, insetti cyborg e spietati signori della guerra. E laser. Tanti laser!

SdR: Quali sono le tematiche di Masters of Umdaar?

Nicola: Le tematiche sono quelle avventurose della “Planetary Romance”, anche se il testo sottolinea di portare le storie non soltanto sull’azione pura. In questo mondo (che si rifà molto a fiction come I Dominatori dell’Universo, John Carter di Marte, Flash Gordon o Thundercats) i Dominatori comandano con pugno di ferro, e i popoli possono solo sperare nelle missioni degli Archeonauti (i personaggi dei giocatori, ndr) alla ricerca di antichi artefatti.

SdR: Abbiamo già detto che questo gdr è uno dei mondi di Fate. Ha delle meccaniche particolari, che non trovi negli altri Fate. Ce ne puoi parlare?

Nicola: Ogni Mondo d’Avventura è molto particolare, e offre delle meccaniche dedicate e originali. In questo caso, abbiamo per esempio un godurioso generatore casuale di bioforma per creare i personaggi più strani, originali e interessanti, con gli incroci tra umani, animali, macchine e mutanti più incredibili. Il motto è: “Nel dubbio, dinosauri!” che dice molto.

masters of umdaar lupo laser

Inoltre, propone le scene di “cliffhanger”, nelle quali gli eroi sono alle prese con un pericolo inanimato di qualche tipo, e la posta è molto alta. È la tipica scena nella quale si trovano alle prese con una trappola, con un pericolo dell’ambiente o altri pericoli inanimati. Ci sono delle meccaniche per il Master, dedicate alla definizione e alla risoluzione di questo tipo di scene, che generano tensione e adrenalina.
Infine, è pieno di strumenti per il Master, dal generatore di mostri, linee guida per le trappole, esempi di artefatti.

SdR: Scendiamo più nel particolare: come mai, tra i moltissimi mondi di Fate, hai deciso di puntare proprio su Masters of Umdaar?

Nicola: Domanda interessante, con molte più sfaccettature di quello che si possa pensare. Allora, da una parte, crediamo che la fiction di  riferimento possa attirare molti giocatori, anche nuovi, verso l’hobby. I ragazzi (mi sento ancora un ragazzo alla mia età) della mia generazione sono cresciuti con He-Man e Flash Gordon, e le nuove generazioni hanno molta fiction simile come riferimento, per cui ci sembra azzeccato.
Inoltre, come detto, ogni Mondo d’Avventura ha delle meccaniche dedicate particolari, e ci piace fornire ai nostri affezionati giocatori qualcosa che possa anche interessarli da quel punto di vista, offrendo così spunti e insight su Fate stesso, che è un mondo vastissimo e accogliente da esplorare.

SdR: Umdaar ha certamente le premesse per essere un’ambientazione interessante (“Nel dubbio, dinosauri”). Ora voglio sapere da te qualcosa di più sull’ambientazione stessa: chi sono gli Archeonauti? E contro cosa combattono?

Nicola: L’ambientazione di Umdaar è molto semplice e al tempo stesso permette una forte caratterizzazione dei personaggi e delle premesse di gioco. Il pianeta di Umdaar è in balia della guerra tra i tirannici Dominatori e le terre libere, in un’epoca nella quale la grande tecnologia del passato è perduta. I personaggi sono Archeonauti, e cioè avventurieri alla ricerca di artefatti tecno-magici del mitico passato, capaci probabilmente di ribaltare le sorti della guerra e donare al pianeta nuova vita. Ovviamente, anche i Dominatori sono sulle tracce degli antichi artefatti…
Le storie quindi verteranno probabilmente sull’esplorazione avventurosa di antichi templi nascosti da intricate psico-giungle, popolate di lupi-laser e soldati raptoborg.

SdR: Quali pensi siano i punti forti di questo mondo, e con quali altri mondi di Fate si sposa bene?

Nicola: Allora, tra i punti forti metterei sicuramente la tamarraggine dei personaggi che escono dalla generazione casuale, ma anche soltanto dal riferimento a certa fiction, insomma andare in giro in un mondo di pescistrelli e soldati Raptorborg (sì, velociraptor cyborg!) dovrebbe accendere l’adrenalina di molti. Inoltre, la cura data nel definire la creazione del personaggio, dei suoi aspetti e talenti, molto adatta all’ambientazione proposta, così come le meccaniche del cliffhanger, molto adatte per la fiction di riferimento.

SdR: Cosa consigli di guardare/vedere/giocare a chi vuole approcciarsi a Masters of Umdaar?

Nicola: I riferimenti sono tanti e svariati. Partiamo dalle serie animate, come He-Man e She-Ra, passando ai personaggi dei Comics americani come  Flash Gordon, Thundercats, Kamandi: L’ultimo ragazzo sulla Terra ed arrivando al grande schermo, con Krull, Il Pianeta delle Scimmie e grandi “cult” come Dune o Star Wars.

personaggio masters of umdaar

SdR: Lasciamo un attimo da parte il gioco e ti chiedo: quali altri progetti ha in cantiere Dreamlord Press? Quale anticipazione?

Nicola: Abbiamo molti progetti in cantiere, purtroppo come la maggior parte dei casi nel nostro mondo, sono legati a licenze, e preferiamo essere tranquilli prima di ufficializzare troppo. Sicuramente, possiamo sbilanciarci sul progetto Dresden Files, programmato al momento per fine 2018, e su varie collaborazioni che pian piano stiamo attivando (tra cui la possibilità di ripubblicare giochi fuori produzione da qualche anno), oltre a quelle già in corso che rinsalderemo con Black Box o con GdR Unplugged.
Insomma, l’appuntamento, oltre che al nostro stand a Modena, è sulle nostre pagine e sui nostri social: seguiteci!

Chiara “Morgen” Listo

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