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Intervista ad Antonio Amato: La spada e gli amori

Ciao gente, qui è Ivan con la prima delle Anteprime da Modena Play 2018: una serie di articoli in cui vi presenteremo i giochi in uscita alla kermesse emiliana. Oggi ho intervistato per voi Antonio Amato di Mammut RPG, un designer e autore di GDR che è anche mio amico di penna: a Modena, infatti, Antonio pubblicherà la traduzione italiana di Archipelago di Matthijs Holter, un gioco generico pensato per giocare avventure epiche di eroi che cambiano il mondo, come Star Wars, Terramare o Il Canto del Ghiaccio e del Fuoco. In più, Antonio ha appena pubblicato in PDF il suo gioco d’esordio, La spada e gli amori: un gioco basato su Archipelago a tema arturiano, in cui cavalieri, damigelle, fate e stregoni vagabondano per l’Inghilterra e vivono grandi avventure. Io ho aiutato Antonio su entrambi i progetti perché Archipelago, secondo me, è davvero un bel gioco: spero che dopo questa intervista anche qualcuno di voi si incuriosisca!

Antonio Amato Bello
Antonio in tutta la sua sicula bellezza

Ivan di Storie di Ruolo: «Ciao Antonio! Io ti conosco, ma i nostri lettori no; parlaci un po’ di te.»

Antonio Amato: «Ciao, Ivan. Ho 35 anni, mi occupo di archeologia e storia dell’arte orientale, ma ho sempre avuto una passione per i giochi in generale. Il GDR in particolare mi aveva sempre attirato, ma venendo dalla provincia siciliana non era facile trovare gruppi, perciò ho iniziato durante la laurea specialistica con un po’ di amici dei tempi e con Lex Arcana. Partita dopo partita, ho scoperto di amare i giochi come Fiasco, Fate, Archipelago, Microscope e Dog Eat Dog: giochi in cui non è importante tanto interpretare un personaggio, quanto essere tutti assieme autori di una storia»

Ivan: «Archipelago ti piace così tanto che lo stai localizzando. Come lo presenteresti a chi non lo conosce?»

A.A.: «Si tratta di un gioco in cui si seguono le vicende di personaggi destinati a grandi cose. Non vi è una figura assimilabile a quella del master, bensì tutti i giocatori partecipano attivamente alla storia, tramite alcune frasi rituali e le carte. Se dovessi presentarlo a un giocatore che non lo conosce e non ci ha mai giocato, penso che punterei su una delle caratteristiche principali di Archipelago, sottolineando l’estrema importanza data alla “lentezza” come stile di gioco. Non avere fretta, in un GDR, può risultare davvero stimolante poiché non ne siamo abituati».

Ivan: «L’edizione in inglese di Archipelago è gratis: dacci tre motivi per preferire la tua traduzione!»

A.A.: «L’edizione italiana di Archipelago ha tre caratteristiche principali: il testo è stato revisionato un numero indefinito di volte da un team davvero affiatato (qual è quello di Mammut RPG), la veste grafica è stata rielaborata ex novo e le illustrazioni di Ivano Scoppetta sono originali – rappresentano la vera ciliegina sulla torta. Se vuoi, te ne posso dare anche un quarto, di motivo: il PDF dell’edizione italiana di Archipelago sarà disponibile gratuitamente!».

Ivan: «Di recente hai pubblicato il tuo primo gioco, La spada e gli amori… che è derivato da Archipelago!»

A.A.: «La spada e gli amori, come spesso accade, è il risultato della frase “Mi piacerebbe tantissimo giocare Archipelago nel mondo delle leggende arturiane”. Quindi il rapporto tra i due è strettissimo, sebbene ho deciso fin dall’inizio di imprimere una svolta alle regole di Archipelago, inserendo qualche novità che si è rivelata funzionale all’idea di gioco che avevo in mente… insomma, volevo un gioco che facilitasse i giocatori nella creazione di storie dal sapore arturiano».

Un’anteprima di La Spada e gli Amori con la copertina, la mappa e le carte degli Archetipi.

Ivan: «Perché un gioco su questo tema con questo sistema?»

A.A.: «Il tema è venuto in conseguenza del sistema: la prima volta che ho giocato ad Archipelago ho pensato che fosse un gioco adatto per fare il ciclo arturiano e io da tempo volevo un gioco che riproducesse davvero quei poemi epici, non che facesse semplici storie medievaleggianti nel mondo di re Artù. Ne parlai a mio cugino Francesco, che al tempo viveva con me (è una delle persone più colte che io conosca), e assieme ricavammo i tropi del genere cavalleresco – che sono diventati le fondamenta del gioco. Per prima cosa abbiamo creato degli Archetipi di personaggio, poi abbiamo associato a ogni Archetipo i Temi che gli sono legati nei poemi arturiani: assieme Archetipi e Temi sono le ossa e la carne dei personaggi, i giocatori devono mettere il sangue e far pompare il cuore».

Ivan: «So che progetti un’edizione espansa de La spada e gli amori; cosa avrà in più?»

A.A.: «Per il tuo diletto, avrà sicuramente altre stanze e poemetti (Ivan ha scritto le stanze dell’edizione base di La spada e gli amori, ndr). Oltre a questo, mi piacerebbe approfondire il regolamento con esempi e veri e propri actual play. Inoltre verrà dedicato ampio spazio alle appendici per giocare il ciclo carolingio (che differisce per tematiche e stile da quello arturiano) e anche in atmosfere satiriche (come Monty Python e il Sacro Graal)».

Ivan: «Tradurrai anche hack di Archipelago scritte da altri?»

A.A.: «Se dovessi imbattermi in qualcosa di interessante, senz’altro. Per esempio, tra le varie hack, mi incuriosisce molto Itras By, ma temo che un’eventuale traduzione sarebbe davvero un lavoro grosso in termini di tempo ed energie».

Ivan: «A chi consiglieresti Archipelago e La spada e gli amori, rispettivamente?»

A.A.: «A tutti, davvero. Li ritengo due giochi particolarmente adatti a chi vuole iniziare a giocare di ruolo (molto più di giochi blasonati), in particolar modo Archipelago. La spada e gli amori, invece, potrebbe risultare più gradito a chi è appassionato di storie cavalleresche; il gioco in ogni caso aiuta nel rendere certe atmosfere, a patto di avere un’infarinatura generale sul tipo di storie. Ma questo, ovviamente, vale per ogni gioco».

Mammut RpG logo
Il logo di Mammut RPG. Sì, il mammut è strafattissimo!

Ivan: «Brevemente: parlaci di Mammut RPG!»

A.A.: «Mammut RPG è nata il 28 marzo 2014, quasi quattro anni fa, con il primo post sul blog storico la Riserva dei Mammut. Precisiamo che non è una casa editrice in senso stretto, bensì un’etichetta sotto cui pubblicare giochi, e non è mia: è un cappello sotto cui riunire diverse persone, ciascuna con i suoi giochi e la sua filosofia, raccolte sotto un nome iconico. L’ho chiamata così perché, allora, io usavo giochi pesanti e corposi come Dungeon World (per lo meno, è pesante per me) e ho capito di voler scrivere giochi agili e leggeri, perciò ho dato alla mia etichetta un nome in antinomia con l’idea di fondo».

 

Ivan: «Ora che La spada e gli amori è finito, cosa bolle in pentola?»

A.A.: «Come sai la traduzione in Italiano di Archipelago è quasi pronta; se va tutto bene il PDF e il cartaceo usciranno per Modena, ma non prometto nulla perché sono oberato di altre cose da fare. Rispetto ai miei giochi, ho quasi finito due mondi di Fate: FEAR è un horror ambientato durante la guerra in Vietnam, con i soldati statunitensi che affrontano sia i Vietcong sia presenze sovrannaturali; Tirnath-en-Êl Annûn, invece, è un fantasy epico/eroico ambientato nella Terra di Mezzo tolkienana: si giocano i guardiani del regno di Arnor in guerra contro il Re Stregone di Angmar. Quest’ultimo gioco è scritto a quattro mano con Daniele Di Rubbo, uno degli amici che lavorano con me sotto l’etichetta Mammut RPG, e illustrato da Daniel Comerci. Infine c’è Colossus, la mia bestia nera: un gioco di storie a sistema originale sull’amicizia fra un bambino e un amico mostro, che lottano per salvare il mondo da adulti cattivi e titani».

Ivan: «E di progetti ancora seminali, ne hai?»

A.A.: «Sì, ho un altro paio di idee per Archipelago. Il sistema si presta benissimo a storie come quelle di Calvino e di Borges: narrazioni di realismo magico e lente perché dettagliate. Avrei in mente un “Se in una notte d’inverno un giocatore…”, ma per ora è tutto da pensare. Inoltre mi piacerebbe un gioco su varie tipologie di persone che hanno vissuto una lunga guerra e ne sono state segnate: profughi, collaborazionisti, approfittatori e simili, il tutto ambientato in un mondo onirico».

Ivan: «Per chi si è preso bene con i tuoi giochi, a che eventi e fiere ti si può incontrare?»

A.A.: «(Ride) Verrei a Modena Play 2018 se non fosse troppo vicina a impegni personali! Spero di esserci a EtrusCon Estiva 2018, se no senz’altro a Lucca Comics & Games 2018».

Di Ivan Lanìa

Bearclaw95, alias Ivan Lanìa, classe 1995, scopre il GDR a 12 anni, ma inizia a praticarlo come si deve a 21; durante il 2016 vince il Game Chef, un concorso internazionale di game design, e con ciò gode dei proverbiali 15 minuti di fama. Grazie a quel momento di visibilità diventa un collaboratore dei designer indipendenti Roberto Grassi (Levity) e Antonio Amato (Mammut RPG), nonché di Storie di Ruolo.

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