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Pigsmoke: le magie della traduzione

Rieccoci sulle nostre frequenze per parlare sempre di gioco di ruolo, ma in un’ottica un po’ diversa. Storie di Ruolo si è infatti occupata della traduzione di Pigsmoke, che vedrà la sua edizione italiana in uscita a Play-Modena 2019 sotto la bandiera di Space Orange 42 (precedentemente conosciuta come GGStudio).

Pigsmoke è un gioco che abbiamo adorato dal momento esatto in cui, sul finire dell’ormai lontano 2017, Edoardo ricevette la sua copia inglese. Il nostro favore è potuto solo crescere dopo esserci divertiti a giocarlo in una sordida campagna ricca di cloni, non-morti, maionese e Babilonesi (non chiedete, oppure fatelo a vostro rischio e pericolo).

Si tratta di un Power by the Apocalypse dove il mondo accademico e la magia si incontrano in modo scoppiettante. Non a caso, uno dei Principi dell’MC del gioco è che l’Accademia magica non è mai noiosa. Nemmeno la traduzione di questo gioco lo è stata.
Pigsmoke si basa su un immaginario molto singolare e si impone di parlare di Power by the Apocalypse ad esperti e neofiti in egual misura; lo fa inoltre con un particolare riguardo a temi delicati, come identità e sessismo. Questo è il primo di quattro articoli in cui parleranno delle sfide che abbiamo incontrato nella traduzione e delle scelte che abbiamo operato per superarle.

In questo articolo parleremo dell’ambientazione (o setting) di Pigsmoke, delle sue due anime primarie e di come le abbiamo rese in italiano.

Giochi di parole, non Dardi Incantati

La sfaccettatutra più fantastica dell’animo di Pigsmoke, la magia, è solo descritta per sommi capi e delegata quasi interamente ai giocatori per ciò che riguarda funzionamento e dettagli. Anche nella versione del gioco in inglese i termini legati alla sfera magica sono spesso inventati di sana pianta e questo ci ha permesso privilegiare il sarcasmo e l’ironia degli originali.

Ad esempio il Dipartimento di Calling, Binding and Sealing Away (CABSA) è diventato il Dipartimento di Studi dei Patti delle Evocazioni e dei Sigilli Extraplanari (SPESE), con una doverosa strizzata d’occhio a Serena Daniele e alla sua vincente resa del potteriano CREPA – la reference è fin troppo evidente per tacerla. Diversamente, per la mossa del Dipartimento di Vita e Morte The Walking Dead è stato volutamente mantenuto l’originale, in una chiara assonanza alla serie televisiva.

Magie della Traduzione Pigsmoke Space Orange 42 Storie di Ruolo

L’Accademia e le sue parole magiche

D’Altro canto il mondo accademico americano, la metà ordinaria di Pigsmoke, possiede un proprio specifico slang e espressioni idiomatiche strettamente legate al contesto, che dovevano necessariamente essere riadeguate, per conservare il loro significato. Una localizzazione completa del prodotto è stata scartata fin dalle prime fasi della traduzione: si sarebbero dovuti cambiare il nome del gioco, tutti i riferimenti alla struttura universitaria americana – profondamente diversa da quella italiana, fino ad arrivare a dover tradurre i nomi propri — che, nell’idea dell’autore, sono stati scelti per coprire, sempre in un’ottica di inclusività, popolazione proveniente da tutto il mondo. Difficilmente, però, questo sarebbe stato verosimile in un ateneo del nostro Bel Paese.

Fortunatamente, l’ambiente americano a cui si rifà il gioco non ci è del tutto estraneo grazie a quello fittizio rappresentato nelle serie tv e nella produzione cinematografica, spesso di provenienza USA, quindi ricco di situazioni che sono ormai così diffuse da essere entrate a far parte della cultura contemporanea, oppure così generiche da essere vere anche in Italia. Per esempio, la necessità dei professori di pubblicare saggi è rinomata a chi ha frequentato i corridoi universitari — così come la frustrazione nel dover rispettare certe scadenze magari stringenti. Per contro, anche se non possediamo dei Campus Universitari, a tutti sarà chiaro il tipo di ambiente che vi si respira.

A piene mani dalle serie tv…

Come ogni Università che si rispetti, anche Pigsmoke è divisa in Departments. Questi erano conosciuti fino a qualche anno fa come Facoltà in italiano, salvo essere uniformati al termine “Dipartimento” con la più recente riforma — con buona confusione di tutti noi laureandi che siamo passati da uno all’altro nome all’atto di compilare il frontespizio della tesi. Abbiamo perciò creato questa “falsa” corrispondenza anche per rimandare al Dipartimento di… che sempre più spesso sentiamo nel doppiaggio di serie tv e film.

Una particolarità: all’interno di Pigsmoke esiste un intero Dipartimento di medicina magica popolato da studiosi tanto efficaci quanto inclini alla sperimentazione. Si tratta di un Dipartimento non giocabile (non è presente un Libretto appropriato), ma descritto come in grado di farsi tranquillamente beffe della morte… e di praticamente qualsiasi cosa. Molte università italiane hanno un’infermieria, ma la Medical Wing di cui parlava Pigsmoke non poteva essere tradotta con un termine così “freddo” — visto anche l’arcano potere dei biomanti. Dopo qualche discussione abbiamo deciso di seguire la linea precedente, rendendo il luogo con Ala Medica.

…ed anche dall’Università Italiana

Uno dei Libretti dei Ruoli giocabili è The Git (letteralmente “l’idiota”), che delinea una persona dedita a terrorizzare i propri studenti ed a mantenere la propria posizione al costo di quella dei propri colleghi. In mancanza di termini non volgari per rendere bene il significato abbiamo optato per Il Barone, termine colloquiale, non certo elogiativo e molto caro agli atenei italiani.

Allo stesso modo la mossa The Educator del Libretto de Lo Sgobbone (The Workhorse, in inglese) avrebbe perso di parecchia unicità con una traduzione letterale. Abbiamo perciò deciso di prendere a piene mani dal mondo accademico italiano, optando per l’adattamento Montessori de Noantri, con cui bonariamente prendiamo in giro e al contempo riconosciamo la portata della teoria montessoriana dell’educazione.

Per questo primo di quattro articoli sulla traduzione di Pigsmoke è tutto. E non preoccupatevi: abbiamo in programma anche una recensione classica del gioco prima della sua uscita a Modena Play.

Alla prossima,
Spiritogiovane

 

Di SpiritoGiovane

Daniele, a.k.a. Spirito Giovane, aspirante game designer e scrittore. Ha una tonnellata di altri interessi, come romanzi di genere, cinematografia, serialità televisiva, fumetti e fotografia di panorami (e troppo poco tempo per curarli tutti quanti). Nel 2014 ha fondato Storie di Ruolo per condividere i suoi sbagliati pensieri sui giochi di ruolo e sulla teoria dei gdr. Col tempo il blog si è ampliato, includendo anche interviste a eminenze dell'ambito gdr e news variegate.

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