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E se volessi giocare… Bud Spencer & Terence Hill

Salve, amici degli ippopotami.
Sono felice, questo è il trentratreesimo articolo di questa rubrica, ma anche il secondo dopo il blocco creativo di due anni, quindi il secondo di questa “terza stagione” e sempre il secondo su Storie di Ruolo. Da ora si riprende a fare sul serio.

In questa rubrica analizzo una serie tv, un videogioco, un romanzo, un film, un fumetto o un genere per capirne la struttura narrativa, consiglio giochi esistenti per giocare la stessa tipologia di storie e suggerisco qualche idea per crearne uno da zero.

Oggi parleremo di una serie di film che chiunque in Italia non può non conoscere, interpretati da uno dei duo più amati di sempre: parlo del filone “fagioli e cazzotti” e dell’accoppiata Bud Spencer e Terence Hill, nomi d’arte corrispettivamente del compianto Carlo Pedersoli e del Don Matteo nazionale Mario Girotti; coppia che abbiamo amato in film come “lo chiamavano Trinità”, “… più forte ragazzi”, “… altrimenti ci arrabbiamo”, “Nati con la camicia”, ecc..
Nel corso della loro carriera, i due hanno portato avanti uno stile riconoscibilissimo: storie fracassone, combattimenti comici ed esagerati e personaggi un po’ canaglie e un po’ eroi, alle prese con villain improbabili, situazioni goliardiche e buoni sentimenti. Sono i film dell’infanzia di molti, anche della mia, quindi cercherò di trattarli con tutto l’amore possibile. 

Bud Spencer e Terence Hill

I punti salienti di un’opera sono ciò che la rendono unica e diversa da tutte le altre. Sapere quali sono i punti salienti dei film di Bud & Terence è fondamentale, se vogliamo capire come giocarlo al meglio.

Struttura, temi e villain

Non importa se ambientati nel far west, su un’isola tropicale, nella Miami anni ‘70 o nei ranghi della CIA, In tutti i loro film il nostro duo è alle prese con un obiettivo allettante. Sono sempre due sbandati o poco di buono, magari canaglie, disoccupati o fuorilegge, che cercano di arricchirsi o di sbarcare il lunario inseguendo qualche tesoro, compiendo qualche rapina, sgominando qualche banda o mettendo in piedi qualche truffa colossale. Questo li porterà, non solo a momenti assurdi, comici ed equivoci (come venire scambiati per altre persone e arruolati nella CIA, per dirne una), ma anche a scontrarsi con qualche cattivone da fumetto che vuole il loro stesso obiettivo oppure vuole impedire loro di raggiungerlo. Tra cazzotti, inseguimenti, travestimenti, bugie e sparatorie, i nostri troveranno il modo di sconfiggere gli avversari e ottenere (più o meno) quello che volevano, spesso in maniera inaspettata o con qualche twist finale sul tipo di ricompensa. 

Durante l’avventura troveranno sempre il modo di rendere più forte il loro legame, spesso partito in maniera rocambolesca all’inizio della storia, finendo per diventare amici per la pelle o riscoprendo l’affetto che avevano in passato. 

Due caratteri iconici

Per quanto in quasi ogni film il nostro duo interpreti personaggi differenti, nel tempo il loro carattere è diventato iconico e ogni loro interpretazione non è che una variazione di un tema comune, con due caratteri tanto diversi quanto complementari. E così, Bud Spencer è sempre il bontrolone taciturno e tranquillo, l’orso dal cuore d’oro che preferisce tenersi lontano dai guai, ma che se irritato mena le mani come un bulldozer impossibile da buttare giù, dopo ovviamente l’immancabile sbuffata. È l’amico, il socio o il fratello minore del più scanzonato e iperattivo Terence Hill, buontempone donnaiolo sempre pronto a gettarsi a capofitto in qualche rischio, magari per il cuore di una donna o per amor di giustizia, e che immancabilmente trascina il compagno nei guai. Un fuscello rapido e furbo, che, laddove Bud mette KO i suoi avversari a suon di cazzottoni alla nuca o pugni sulla testa, egli preferisce invece utilizzare astuzia, trucchetti e l’ambiente circostante in una serie di salti e prese per i fondelli. 

Lo chiamavano Trinità

Cazzotti da ridere

C’è tanta violenza nei film della coppia, ma una violenza fittizia, cartoonesca, ridicola ed esageratamente finta. Non ci sono spruzzi di sangue, morti ammazzati o orrori visivi. Ogni combattimento è un’apoteosi di SCHIAFF, SDENG e BANG da fumetto, con cazzotti impossibili, acrobazie folli e tizi che volano fuori dai saloon. L’esagerazione visiva è ciò che piace tanto dei loro film, e in questo i combattimenti diventano veri e propri sketch comici in cui sappiamo già che i due usciranno vincitori, perché troppo forti rispetto ai loro avversari, praticamente al limite dell’invincibile. Il gusto sta nel veder ridicolizzati i cattivi e nel scoprire cosa i due dovranno sacrificare per avere la meglio. 

Commedia e rozzaggine 

Le gag esilaranti e i momenti da commedia assurda e sopra le righe sono la firma immancabile. Anche nei lavori più seri, come per esempio la saga di Trinità, non mancano le gag da ridere, sempre farcite di un modo rozzo e semplice di intendere la vita: si fanno gare di mangiate e di bevute, si consumano gli immancabili fagioli (tanto che qualcuno ha rinominato il genere slap & beans), i nostri hanno a che fare con ambienti formali in cui appaiono del tutto fuori luogo e così via. E’ una filosofia semplice, che innalza le piccole cose quotidiane e scherza su comportamenti da canaglie bifolche e ignoranti. 

Buoni sentimenti

Nonostante interpretino spesso fuori legge o canaglie, i nostri hanno il cuore d’oro e lo dimostreranno in più occasioni. Ci sono sempre orfani da aiutare, vecchi da proteggere, comunità vessate da liberare e così via, e i nostri si troveranno sempre a scegliere da che parte stare, finendo per aiutare i più bisognosi inimicandosi i potenti malvagi di turno. Non è raro che nei loro film, alla fine delle vicende, i due decidano di rinunciare alla loro ricompensa (magari in denaro) per aiutare chi sta molto peggio di loro. 

Bom bo bo bom

Di seguito troverete un elenco di punti che, per me, dovrebbero caratterizzare un gioco ideale su Bud & Terence.

  • Uno schema narrativo: tutti i film del duo hanno una struttura simile. Il nostro gioco ideale dovrebbe fornire un’impalcatura a grana grossa che possa riuscire a ricalcare, a grandi linee, la struttura dei loro film. Come abbiamo detto: due sbandati o fuori legge che si incontrano, decidono di uscire dal loro stato di povertà compiendo un crimine o mettendo in atto qualche piano grandioso, che li mette di fronte a persone bisognose e li fa scontrare con dei cattivi potenti  e prepotenti. Combattendo i loro avversari, i due rafforzeranno il loro legame e scopriranno il loro cuore d’oro, fino alla vittoria finale. 

 

  • Pitch iniziale: le storie dei nostri non si ambientano in un unico setting, ma spaziano tra le location più varie, dal western alla Miami anni ‘70. Si può, per esempio, impostare una fase creativa iniziale in cui tutti al tavolo creano uno scenario con problemi, personaggi principali ecc., oppure, altra opzione, si potrebbero approntare scenari già pronti, un tipo di impostazione che privilegia la “collana” e le vendite di una eventuale casa editrice. 
  • Due personaggi fissi: ed è ovvio, no? Sono sempre loro i protagonisti. I modi per crearli sono tanti: due schede fisse con scelte da fare, che cambiano in base ai vari setting in cui si ambienterà la storia, oppure due libretti stile PbtA, con mosse tipiche dei due (per esempio la mossa “non c’hai capito niente eh?” nel libretto di Terence). 

 

 

  • Vittorie con un costo: da copione, i nostri due eroi non possono perdere la loro avventura e dovranno alla fine sconfiggere il cattivo. Quello che deve rendere interessante il tutto, esattamente come nei film, e scoprire cosa i protagonisti dovranno sacrificare per riuscirci. Spesso dovranno dire addio alla ricchezza accumulata o scendere a patti con le conseguenze delle loro azioni. 
  • Combattimenti coreografici, semplici e spassosi: non possiamo, e ripeto, non possiamo abbracciare un combat system alla D&D. Non c’è tattica o preparazione, nelle scazzottate di Bud & Terence. Quello che ci serve è un sistema rapido, coreografico, che abbracci una narrazione caciarona e che sia spassoso: vanno benissimo i dadi, un senso vago di sfida, ma tutto deve riportare a sganassoni goliardici e non tanto a scelte tattiche, magari con l’ausilio di poteri che simulino i classici colpi alla Bud o le tattiche furbette alla Terence. Importante invece regolamenti per gestire le lotte con gruppi di comparse (mob), immancabili nei loro film, e gli oggetti di scena (sedie, bottiglie, tavoli, ecc.).

 

  • Ignoranza a profusione: Non può mancare e dovremmo cervellarci per inserire cose come: gare di poker, gare di mangiate, e cose del genere. Potrebbero essere speciali scene con regole tutte loro oppure delle mosse (nel caso di PbtA), e questo solo per fare un paio di esempi. 

 

  • Gag e momenti comici: difficile, difficilissimo, ma ideare un regolamento che spinga a inserire momenti comici sarebbe l’ideale. Potrebbero esserci molti modi per farlo, come incentivare i giocatori all’inserimento di inserti “da ridere” tramite fanmail o altri tipi di incentivi simili. 
  • Durata breve: parliamo di film brevi, come la serie B demanda, pertanto non ha senso imbastire compagne di centomila sessioni, vi pare? Ci serve un ritmo di gioco che dia il meglio in una, massimo due sessioni. 

 

Non c'è due senza quattro

Be-Movie

Lo trovate qui

Autore: Helios Pu, Samuele Vitale, Stefano Pancaldi, Davide Pierantoni

Numero giocatori: 2-5

Durata: 1-2 sessioni

Lingua: italiano

Tipologia: con master, leggero, narrativo

Primo consiglio praticamente obbligato e probabilmente il più azzeccato di tutti: Be-Movie, come suggerisce il nome stesso, è un titolo che vuole omaggiare i film di serie B. Con l’idea di star creando un film a basso budget, il gioco fa scegliere tra una serie di generi (azione, thriller, horror, commedia, ecc.), fa scrivere un blurb (ossia la descrizione riassunta della storia che potreste trovare nel retro copertina di una videocassetta), fa identificare delle parole chiave e fa creare dei personaggi che andranno mano a mano caratterizzati nel corso del gioco. 

Con una gestione del flusso del gioco divisa in scene, rapide e cinematografiche, il gioco suddivide le autorità narrative in maniera meno asimmetrica rispetto a un gioco tradizionale, ma comunque differenziando la figura del Regista, che avrà autorità sul mondo e sui PNG. I vari Attori avranno potere sul loro personaggio, compresa la sua morte, e su una o più delle parole chiave scelte a inizio gioco (secondo l’idea per cui un attore ha comunque qualche voce in capitolo sulla produzione, specialmente se è un attore famoso).

Considerandone struttura, temi, obiettivi, e la durata praticamente da one-shot, Be-Movie è un gioco perfetto in praticamente ogni sua parte, in maniera così palese che non c’è nemmeno bisogno di spiegare perché. I film di Bud & Terence sono dei film di serie B fatti e finiti e sfruttando le regole del gioco sarà semplicissimo riprodurne in toto le dinamiche. 

Deadlands: Messico e Nuvole

Lo trovate qui

Autore: Davide Mana

Numero giocatori: 3-6

Durata: 5-10+ sessioni

Lingua: italiano

Tipologia: con master, crunchy

Si tratta di un’espansione/spin-off tutta italica per il famoso Deadlands, gioco di ruolo weird western che ha trovato fortuna nella sua seconda incarnazione a base Savage Worlds. Il gioco omaggia in maniera calorosa il classico filone spaghetti western, con tutta una serie di regole extra per gestirne i momenti più iconici. 

Si tratta di un gioco tradizionalissimo, va detto, che fa dell’approccio tattico/simulativo la sua ragion d’essere. Ci sono regole e regolette per le più piccole cose e l’approccio al combattimento deve molto a giochi alla D&D, tutte cose che potrebbero cozzare con storie alla Bud & Terence. Ciononostante, parliamo di autori con una certa consapevolezza sulle spalle. Sono stati capaci di indirizzare il gioco verso un approccio molto rozzo, caciarone e pulp, con regole per le scazzottate da saloon, le gare di mangiate e altri momenti iconici di un certo modo di fare cinema, tutto italiano (con strizzate d’occhio al Tex Willer nazionale). Certo, è solo western, e certo, c’è un setting molto weird con dinosauri e altre esagerazioni pulp, ma ecco: trovate già le schede di Trinità e Bambino, che per l’occasione possono diventare qualsiasi alter ego dei nostri Bud & Terence, con tutte le loro abilità e competenze iconiche (ci sono talenti per i classici pugni in testa di Bud o per le mosse furbette alla Terence). Basta ignorare il setting, fare qualche modifica qua e là, ed il gioco è fatto. 

Se amate il gioco tradizionale potrebbe essere una scelta praticamente perfetta. 

Action Movie Worlds

Lo trovate qui

Autore: Ian Williams

Numero giocatori: 3-6

Durata: 2-4 sessioni

Lingua: inglese

Tipologia: con master, narrativo, PBTA

Finiamo la nostra consueta carrellata di tre titoli con un PBTA decisamente poco conosciuto: Action Movie Worlds

Il gioco ha un’impostazione cinematografica, con una storia completa (chiamata appunto movie) che dura dalle 2 alle 4 sessioni e con una campagna che, rappresentando la carriera di un attore, lega storie diverse di generi diversi, come fossero appunto opere di una filmografia. Da regolamento, ogni movie ha un lead role, un personaggio principale che non può morire e gioca da primattore, cosa che potremmo modificare assegnando due lead role per avere due protagonisti, Bud & Terence.  

Il resto del regolamento simula molto di più i classici action americani anni ‘80, piuttosto che i B Movie all’italiana tipici del nostro duo, ma le similitudini ci sono tutte e può essere perfetto se tutti al tavolo sono sul pezzo. Le statistiche sono quelle che ci servono, le mosse base fanno quello che ci si aspetta, con anche regole per i classici buddy moment di coppia, utilissime per i nostri scopi, la gestione dei cattivi e delle storie va strabene e i vari libretti non sono altro che archetipi tipici del genere di riferimento, che possiamo usare per creare i nostri libretti home made di Bud & Terence, semplicemente tagliando e incollando varie mosse e idee da uno e dall’altro. Il flusso di gioco e l’approccio sono quelli coreografici tipici dei PBTA, con un ritmo molto dinamico e un GM che segue principi decisamente in tema.

 

Chiudendo l’articolo, voi cosa ne pensate? Cosa dovrebbe avere un gioco su Bud & Terence per essere davvero efficace? Come creereste un gioco dedicato? Quale gioco esistente, anche diverso da quelli proposti, usereste? Avete mai giocato di ruolo interpretando il nostro duo? Se sì, con quale gioco? Fatemelo sapere nei commenti.

 

2 risposte su “E se volessi giocare… Bud Spencer & Terence Hill”

Trovo sempre interessanti i tuoi “E se volessi giocare”.
Giocare a Bud Spencer & Terence Hill porta seco un paio di problema:
1) le botte goliardiche che sono tanto divertenti da vedere, giocarle alla lunga stufa perché alla fine si ridurranno sempre alle stesse cose (è diverso quando le cose le vedi da quando le descrivi)
2) molte situazioni che rendevano le storie interessanti, risultano in pesanti RailRoading durante il gioco, visto che certe cose devono accadere: vuoi rapinare una banca e ti ritrovi non solo nella scuola di polizia, ma vieni pure arruolato. Rubi una valigetta e diventi un’agente della CIA. Si potrebbe andare avanti…

Non conoscevo l’espansione di Deadlands: mi ha incuriosito.
Nemmeno Be-Movie conoscevo ma dalla descrizione mi sembra tipo Avventure in Prima Serata, dove non sei i personaggi del film, ma quelli che producono il film…

Ciao 🙂

Ciao.
In realtà sia in Be-Movie che in Avventure in Prima Serata come giocatore giochi nei panni dei protagonisti, non di un produttore. Poi certo, hai un occhio anche sulle dinamiche esterne, ma ti è richiesto di giocare per portare avanti l’agenda personale del tuo personaggio. In questo non sono diversi da un gioco tradizionale.

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